Il metodo Nelfe: genesi dell’allenamento funzionale

Sulla falsa riga degli articoli precedenti, continuiamo la rubrica Nelfe Pillole con l’intento di rendere ancor più consapevole il cliente nell’approccio all’attività fisica. Oggi parlerò delle origini dell’allenamento funzionale su cosa si basa e la sua evoluzione.

La realtà storica e la genesi dell’allenamento funzionale sono da ricercare negli usi dei più antichi popoli della Grecia dove, in modo particolare gli Spartani, sono da considerarsi i precursori del functional training moderno.

…spartani, i precursori del functional training moderno…

Si pensi alla storica battaglia delle Termopili, anno 480 a.C, dove gli spartani allenavano quotidianamente il loro corpo attraverso esercizi calistenici. Ma cosa si intende per “esercizi calistenici” e quale grande vantaggio venne tratto attraverso il loro utilizzo? Con tale termine si intende quella forma di allenamento a corpo libero in cui viene sfruttato sia il peso del proprio corpo, sia la forza di gravità. Attraverso questo tipo di esercizio, i soli 300 spartani riuscirono a capeggiare gli oltre 12.000 soldati di Serse, in attesa dell’arrivo dell’esercito alleato.

…Olimpiadi, rappresentata da competizioni svolte attraverso il peso del proprio corpo…

Si pensi ancora a come la chiave di volta delle antiche Olimpiadi sia rappresentata da competizioni svolte attraverso il peso del proprio corpo e come il loro fisico sia tutt’oggi un modello di riferimento “ideale”. Non a caso gli atleti greci si distinguevano per la loro forza ed è proprio a loro che dobbiamo il principio dell’incremento progressivo del sovraccarico per accrescere la forza. Naturalmente a quei tempi l’allenamento era decisamente rudimentale, privo dell’ausilio di attrezzature specifiche.

Al nostro quadro storico bisogna aggiungere anche l’esperienza posta in essere nel XVII secolo, nel pieno del rinascimento inglese, dove anche gli arcieri di Enrico IV ricorsero ad un allenamento di tipo funzionale per i grandi vantaggi che forniva. Grande passo avanti fu però fatto a cavallo tra il 1800 e il 1900, dove vennero costruiti tre manubri per l’allenamento, per volere di Thomas Inch. Nonostante la nuova introduzione, si preferiva comunque fondare la propria preparazione atletica sul ricorso ad esercizi calistenici. Una svolta radicale si ebbe successivamente con lo stesso Thomas Inch, Alan Calvert e Kaspar Berg che iniziarono il loro commercio di bilancieri caricabili a piastre. Infatti già a partire dalla seconda metà del secolo, la maggior parte delle antiche arti di allenamento furono gradualmente poste nell’oblio e fu gioco forza che, con la successiva rivoluzione industriale, la tecnologia determinò il suo primato anche sul ramo dell’allenamento, prima negli anni ’70 col boom delle attrezzature della ditta ” Nautilus” successivamente negli anni’ 80 col boom delle attrezzature cardiofitness grazie ad aziende quali “Stairmaster“, “Life Fitness” e ” Panatta Sport“. Si comprende come il precedente allenamento calistenico abbia ceduto posto ad attività di aerobica eseguite indoor.

Si perviene così ad un’analisi dei nostri giorni dove anche lo stesso frequentatore di palestra più “FIT”, non sempre riesce a basare i suoi risultati su un’effettiva funzionalità. Pertanto bisogna ben considerare che i vecchi strongmen non facevano ricorso ad attrezzi tecnologicamente avanzati, ma fondavano il loro allenamento esclusivamente su esercizi calistenici. Da qui l’interesse odierno nel riportare in vita metodiche di allenamento passate.

In conclusione: un’ottima metodologia di allenamento funzionale è quella del ” Core Training” per prevenire traumi e lesioni.