Pillole Nelfe: EMS o Elettrostimolazione Total Body
Se fino ad oggi abbiamo parlato di allenamento nelle sue varianti funzionali (approfondiremo poi il calistenico), oggi affrontiamo un nuovo argomento. Sentiamo spesso parlare di elettrostimolazione muscolare o EMS total body, ma precisamente che cosa si intende per “elettrostimolazione”? Con questo termine ci si riferisce più precisamente a quella tecnica che, sfruttando il passaggio della corrente elettrica attraverso il nostro corpo, mira ad una riabilitazione mediante un’azione eccito-motoria, vasomotoria e veicolante al fine di curare eventuali dolori. A tal proposito vengono utilizzati diversi tipi di onde a seconda delle zone del corpo.
È giusto chiedersi però: ”Di fronte a quale genere di muscolo ci troviamo?” Nel caso di un muscolo lesionato sarebbe opportuno fare ricorso a correnti esponenziali, cioè ad impulsi a forma di triangolo (picco graduale seguito da lenta discesa). Si tratta di un tipo di lavoro passivo le cui pause, al fine di evitare l’affaticamento, dovranno essere lunghe. Inoltre per escludere le diverse zone sane, bisognerebbe accompagnare tutto ciò con delle elettromiografie e diagnosi specifiche.
Di fronte a quale genere di muscolo ci troviamo?
Nel caso di un muscolo sano invece, la corrente è di tipo faradico e cioè di tipo rettangolare (rapida salita, fase statica, rapida discesa a zero), oppure sinusoidale per determinare un buon effetto eccito-motorio ed ottenere una riduzione della soglia di contrazione. Leggende metropolitane raccontano della possibilità di associare un movimento statico o dinamico all’elettrostimolazione per ottenere in questo modo un aumento di potenza e massa muscolare. Non sarei così ottimista! Ma non è tutto… Molti autori hanno sottolineato proprio come l’EMS determinerebbe una sorta di “istupidimento muscolare”, pertanto sembra tutt’altro che utile ed efficace perché così facendo il muscolo lavorerebbe solo accorciandosi. Parliamo quindi di stati irreversibili che determinerebbero problemi nella contrazione, perdite nelle diverse prestazioni fisiche e probabilmente anche una sostanziale diminuzione della massa muscolare. Se infatti la forza di contrazione diminuisce è anche per via di una sensibile riduzione dell’acetilcolina (neurotrasmettitore).
Si osserva infatti che la fusione tra una contrazione violenta e l’elettrostimolazione non provocherebbero altro che i ben noti DOMS (dolori dei giorno dopo) anche nei più allenati a causa della produzione dell’acido lattico nella zona interessata. Grave problema è da riscontrarsi prevalentemente per le fibre muscolari le quali, in assenza di un elettromiografo, rischierebbero di bruciarsi letteralmente. Naturalmente è necessario che i muscoli lavorino tra loro determinando una sinergia e un equilibrio e la mancanza di tale coordinamento comporterebbe l’insorgere di stiramenti e strappi.
Considerando inoltre l’analisi posta in essere da Carmelo Bosco, esperto sulla forza muscolare, si comprende che l’EMS non è da considerarsi come un allenamento soprattutto perché non si verifica alcuna sintesi proteica. Pertanto si perviene alla conclusione che l’elettrostimolazione funziona nel muscolo malato, ma è assolutamente controindicato su atleti sani, dove anche un atleta sano può raggiungere ottimi risultati lavorando in modo funzionale con intensità e conducendo una sana alimentazione.
L’elettrostimolazione mal gestita, sul muscolo sano, può comportare danni anche molto seri!
Ultimamente il panorama nazionale (potere del marketing) propone diverse trovate commerciali per stare al passo con le mode del momento e si rivelano scelte azzardate…ma non solo… Ad esempio è stato esaminato proprio nell’ultima Convention ISSA di Luglio 2017, l’allenamento tipo MIHA – Bodytech, presentato recentemente sul mercato come “NUOVA TECNOLOGIA EMS DI TENDENZA”, dove si associa l’elettrostimolazione con allenamento total body; ebbene ci sono studi ufficiali che attestano casi di rabdomiolisi (rottura delle cellule del muscolo scheletrico e rilascio nel flusso sanguigno delle sostanze contenute nella muscolatura) in giovani sportivi. Questo per rimanere a tema con il discorso fatto nell’articolo sul fatto che l’elettrostimolazione mal gestita, sul muscolo sano, può comportare danni anche molto seri.
Ecco qui uno studio ufficiale.
Bisogna dunque valutare sempre bene le proposte a cui affidarsi e soprattutto il personale che le propone.